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Filosofia

Questioni di Filosofia

L’obiettivo che ci siamo preposti come responsabili tecnici ed allenatori è quello di sviluppare un processo di modellamento che conduca a Giocatori Pensanti. Questo fine, che può essere interpretato in modo banale, comporta un radicale cambiamento nella gestione, visione e metodologia di allenamento, oltre che delle partite.
Il termine modellare, che spesso viene utilizzato come sinonimo di costruire o formare, qui assume il suo vero significato, ossia un processo in cui il giocatore in funzione alle proprie attitudini possa apprendere il senso del gioco e sviluppare, ottimizzare le sue interazioni con i differenti contesti di gioco. Non esiste un’unica soluzione ad una situazione, ma ogni giocatore dovrà trovare la soluzione più adeguata considerando le proprie capacità, caratteristiche ed attitudini; non esiste il bene o il male, il peggio o il meglio in termini assoluti, esistono solo in un senso relativo.
Il termine GIOCATORE, racchiude molto più del termine calciatore. Innanzitutto, è una persona, un individuo, un sistema complesso costituito da più elementi che interagiscono tra loro e il risultato che emerge da questi è.. molto più della somma fra le parti. Per decenni si è pensato che il segreto del miglioramento fosse lo sviluppo delle parti analizzando e scomponendo ogni singolo elemento, la teoria dei sistemi rivela però che la vera essenza dei sistemi complessi non sono le parti, ma le interazioni tra esse. Inoltre, il GIOCATORE, a differenza del calciatore, è colui che conosce il Gioco (Sacchi), non solo, è colui che è al centro del gioco e ne determina il flusso. Il gioco, come l’individuo, è un qualcosa di complesso, costituito da più momenti impossibili da dividere e considerare isolatamente. Pertanto se il calciatore può essere visto come una macchina assemblata da più ingranaggi, il giocatore è un sistema complesso che attua in un ambiente anch’esso complesso. Ed è solo considerandolo tale che può apprendere, svilupparsi ed ottimizzarsi. Il gioco è costituito da 4 fasi inseparabili, ed in ogni momento e situazione accadono prese di decisione (dimensione tattica) che si manifestano in azioni motorie (dimensione tecnica), la quale richiede un movimento particolare (dimensione condizionale) ed è diretta da uno stato emozionale e volitivo - dimensione psicologica - (Bompa, 1980; Villanueva, 2012).
Infine il termine Pensanti. Partendo dal presupposto che Cartesio si sbagliò quando enunciò che corpo e mente fossero due mondi distinti e separati (Damasio) e rafforzati dalle scoperte neuroscientifiche degli ultimi anni, riteniamo che il momento esecutivo di un movimento, gesto, azione sia parte del sistema cognitivo, sia in stretta interazione con la percezione e la presa di decisione.
Si pensa che il giocatore sia a contatto col pallone per 5 minuti col pallone ed i restanti 85 corra. Questa è la punta dell’iceberg, la realtà è che il giocatore per i 90 minuti pensa, pensa e pensa.